Lo scorso 21, 22, 23 Febbraio si è tenuto un importante evento sul futuro della flexo e del packaging presso il prestigioso Museo Ferrari di Maranello, organizzato dalle aziende Z DUE, Tamburini, I&C Gama e Reproflex3.

Cosa è stato il Future of Flexo?
Tre giorni di approfondimento sulle ultime innovazioni tecnologiche in ambito di packaging stampato in flexo, ma anche case history, tavole rotonde con costruttori e converter che si sono alternati sul palco, coinvolgendo tutti i segmenti della flexo. Stiamo parlando dell’imballaggio flessibile, carta, etichette, ma anche tissue e cartone ondulato, senza tralasciare un cenno sul cartoncino teso.
Più di 400 ospiti hanno partecipato con interesse al programma di lavori che ha visto nella prima giornata un focus su imballaggio flessibile, con le innovazioni proposte da Andrea Sandrolini (product manager di Z Due), Andrew Hewitson e Trevor Lowes (entrambi CEO di Reproflex3) che grazie a specifici algoritmi brevettati sono riusciti a proporre sul mercato un nuovo modo di produrre impianti stampa flexo. Parliamo nello specifico di ProjectBlue, BlueEdge e Vortex, che nell’ultimo triennio, grazie alla partnership del service emiliano con i colleghi inglesi di Reproflex3, hanno rivoluzionato il settore della flexo contribuendo a un innalzamento della qualità di stampa senza alcun tipo di investimento necessario per quanto riguarda le tecnologie di stampa.
La partnership fra Z Due e Tamburini
In occasione del “Future of Flexo” è stata anche presentata la recente partnership fra Z Due e Tamburini che ha lanciato un nuovo marchio di sleeve applicabili sia nel settore imballaggi flessibili che al cartone ondulato. Una partnership, quella fra i due service flexo italiani, che rappresenta l’inizio di un percorso comune che porterà le due aziende a collaborare sempre di più, garantendo un’ampia gamma di prodotti e soluzioni per tutti i mercati flexo, anche alla luce del focus nel settore del tissue di Tamburini.
Big data e machine learning
Il team di I&C Gama ha presentato invece gli ultimi studi in ambito Big Data & Machine Learning, con un focus sul controllo dei costi relativi agli inchiostri e fluidi utilizzati sia nelle fasi di stampa che converting. Dati, quelli emersi dalla relazione presentata da Sante Conselvan e Dario Cavalcoli di I&C Gama, che sono stati ripresi successivamente nelle case history di SisTrade, grazie agli interventi di Paulo Souto e Natacha Santos, i quali hanno fornito una panoramica delle soluzioni offerte a stampatori e converter dalla software house portoghese per il mercato del flessibile e del cartone ondulato, e partner di I&C Gama. Software che tra l’altro agevola il recupero fiscale degli impianti stampa in BlueEdge o Vortex utilizzati su macchine “datate” o comunque non incluse nel circuito Industria 4.0, stando alla relazione di Andrea Novi, area manager Emilia Romagna di Golden Group.
Imballaggio flessibile, etichette e tissue
Le prime due giornate, moderate da Marco Andrea Mussini (CEO di Domino Communication) hanno visto inoltre come special guest, nei momenti dedicati ai converter, Alberto Palaveri, Direttore Commerciale di Sacchital e Presidente di Giflex il 21 febbraio, e Aldo Franco Direttore Generale di Eurolabel la giornata del 22 febbraio. Durante le tavole rotonde dedicate ai converter, fra gli argomenti principe per il futuro della flexo ha spiccato la Sostenibilità. Un tema, secondo i relatori, che richiede attenzione e coesione fra i player del settore, in particolar modo alla luce delle recenti disposizioni e proposte in materia di packaging da parte delle istituzioni comunitarie, con le quali è necessario intavolare un tavolo di confronto e dibattito. Ha inoltre generato particolare interesse il risultato di una survey condotta lo scorso anno da parte di Eurolabel presso un pubblico eterogeneo (dagli operatori ai consumatori), su quali fossero gli argomenti più specifici ai quali dedicare maggiore attenzione in ambito Sostenibilità. È emerso come il tema Plastic Free risulti essere all’ultimo posto in graduatoria, mentre il primo posto è andato alla “Inclusione”.
In questi due giorni si sono confrontati in una tavola rotonda dedicata ai costruttori di macchine da stampa Aldo Peretti di Uteco, Fabio Cerizzi di W&H, Andrea Dalla Valle di Koenig & Bauer Flexotecnica, Enrico Gandolfi di Lombardi Converting Machinery e Andrea Formigoni di Dec Impianti, con contributo finale di Eleonora Emili, Packaging Purchasing Manager del brand owner Grissin Bon. Automazione, machine learning e tecnologie di stampa ibride gli argomenti che hanno accomunato tutti i costruttori nell’analizzare lo stato dell’arte e le prospettive di sviluppo delle macchine da stampa flessografiche.
Il focus della seconda giornata era il mercato del tissue con la case history di approfondimento da parte di Paolo Lazzareschi, responsabile R&D di Gambini, e Danilo Gatti, printing business manager del produttore di macchine per il tissue A.Celli.
Cartone ondulato
La terza e ultima giornata, moderata da Andrea Spadini (caporedattore delle riviste Converter) è stata dedicata al settore del cartone ondulato, che ha visto il contributo iniziale di Michele Lancellotti, Ceo di Imbal Carton, presentare il percorso della propria azienda verso una nuova era di produzione sostenibile. Per Z Due, Umberto Cantone e Giorgio Cattani, rispettivamente responsabile commerciale e responsabile R&D hanno presentato numerose soluzioni per il settore dell’ondulato.
La tavola rotonda con i converter ha visto confrontarsi in un dibattito aperto Eno Tordini, titolare dello scatolificio TS, Marco Vecchi, responsabile ufficio tecnico SIFA, e Maria Eugenia Sada responsabile acquisti del gruppo Sada. Sempre per il gruppo Sada è stata molto apprezzata la case history presentata alla platea da Gerardo Budetti, responsabile R&D.
Per concludere, nella tavola tecnica finale sono saliti sul palco per un confronto diretto con il pubblico Giorgio Cattani e Umberto Cantone per Z Due, Michele Pinelli (project manager di Koenig & Bauer Celmacch), che ha tra l’altro presentato una case history sulle scelte di Celmacch di adottare la tecnologia Vortex per il collaudo delle proprie macchine da stampa, e Carlo Tarello (direttore commerciale di Bobst).
A fare da contorno a questo importante evento una cena esclusiva nella sala dei trofei del museo Ferrari dove, circondati dalle ultime monoposto campioni del Mondo, circa un centinaio di ospiti hanno potuto godersi la bellissima serata iniziata con una visita serale al museo e conclusa con momenti di divertimento grazie alle sorprese previste da Marco Mingozzi (coordinatore del Future of Flexo) per i suoi ospiti. Una serata in cui Sante Conselvan ha voluto anche conferire ad Aldo Peretti, Ceo di Uteco, un riconoscimento per il suo ventennale impegno nell’industria della flexo.
Le 4 aziende sponsor del Future of Flexo desiderano ringraziare gli ospiti e i relatori che hanno partecipato all’evento e che hanno contribuito a renderlo un momento di grande confronto sulle sfide che attendono i converter flexo nel prossimo futuro.













































